
©Patrick Lüthy

Compagnia Tiziana Arnaboldi
Motivo di una danza
Danza
Primo Viaggio (nuova produzione)
Un paesaggio spoglio, fatto di sole pietre, è il luogo d’elezione di una comunità lontana nel tempo. Da qui hanno origine azioni e memorie che il corpo prova a cantare: il lavoro, i riti, i desideri.
L’abbandono al suolo rimanda al pulsare delle emozioni, al valore della fragilità come forza motrice per nuove azioni verso la ricerca di punti stabili su cui sostare sospesi.
È una danza di passi sensibili, leggeri, tra ruvide pietre, in cui piedi e mani, cercano il contatto con la terra.
Secondo Viaggio (Premio svizzero Patrimonio della danza 2018 Ufficio federale della cultura)
Sulle tracce della danzatrice belga Charlotte Bara, affascinante fondatrice del Teatro San Materno. Un viaggio tra passato e presente, tra il suo linguaggio e la nostra danza. In scena, le danzatrici Eleonora Chiocchini, Marta Ciappina e Francesca Zaccaria ripropongono la magia creatrice di Charlotte Bara, i cui gesti, carichi di mistero e di profonda spiritualità, hanno ispirato poeti, pittori e musicisti.
Le mani sono il filo conduttore di ogni sua danza: “Noi respiriamo il mondo attraverso le nostre mani, esse traducono il pensiero più sottile per unire il fisico e lo spirito”.