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LAC Lugano Arte e Cultura
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Sala Teatro LAC

Musiche dal campo di internamento di Ferramonti

voce narrrante Peppe Servillo

cantanti Cristina Zavalloni, Giuseppe Naviglio, Eyal Lerner

musicisti Vince Abbracciante, Giuseppe Bassi, Francesco Lento*, Seby Burgio, Andrea Campanella,

Daniel Hoffman, Eyal Lerner, Giuseppe Naviglio

con Coro Tomoquarto

regia Fabiano Marti

direzione artistica Michelangelo Busco
ricerca musicale Raffaele Deluca
consulenza storica Carlo Spartaco Capogreco

progetto e testi Viviana Kasam

*A causa di un improvviso malore, Fabrizio Bosso verrà sostituirlo da Francesco Lento, uno dei più grandi trombettisti italiani della nuova generazione.

Durata: 1h 50 min. più intervallo

Serata Colorata

Quando la Musica trionfa sul Male

Teatro

Progetto Lugano Città Aperta

Nel 2018 ricorre l’80° anniversario della promulgazione delle leggi razziali in Italia, che furono il preludio della persecuzione ebraica nella vicina Penisola ed ebbero grande impatto anche su Lugano, il Ticino e la Svizzera tutta. In concomitanza con questa ricorrenza la fondazione Federica Spitzer con il patrocinio della Città di Lugano organizza alcuni significativi eventi che valorizzano la tradizione di accoglienza del Ticino e si concludono con il concerto, al quale hanno aderito le massime autorità istituzionali svizzere.


Per commemorare a promuovere il ricordo delle persecuzioni razziali viene proposto  un concerto di musiche composte e suonate a Ferramonti, il più grande dei campi di concentramento istituiti in Italia da Mussolini, dove furono internati musicisti celebri e dove ferveva una intensa vita musicale. Una pagina poco conosciuta della storia contemporanea, che viene riportata alla vita da uno straordinario gruppo di musicisti. Nel campo di Ferramonti venivano organizzati concerti, sia strumentali che corali, e spettacoli di vario tipo, cui gli internati dettero il nome di Bunter Abend (Serata Colorata), dove jazz, cabaret, operetta, ma anche musica classica, dominavano la scena.

Di questa ricchezza musicale si era quasi persa traccia, finchè gli eredi del compositore austriaco  Kurt Sonnenfeld (1921-1997), internato a Ferramonti nel 1941, si presentarono al Conservatorio di Milano con scatole di documenti, fotografie e spartiti manoscritti. Erano le musiche di Ferramonti, un materiale inedito di cui il musicista e musicologo Raffaele Deluca comprese subito lo straordinario valore storico, e che Viviana Kasam ha trasformato in un travolgente  e struggente spettacolo.