
©Manuela Giusto
Edipo Re – Edipo a Colono
di Sofocle, regie Andrea Baracco e Glauco Mauri
AbbonamentoTeatro
Nella stessa serata due testi in scena, due registi, due ambientazioni scenografiche diverse, un unico autore, Sofocle e la storia di un unico uomo: Edipo.
Dalla collaborazione tra due generazioni di registi, Glauco Mauri e Andrea Baracco, nasce in un unico spettacolo Edipo Re e Edipo a Colono, due testi scritti a distanza di anni da Sofocle ma che, se accostati, raccontano di Edipo che è alla continua ricerca della verità. Alla fine del suo cammino egli comprende se stesso, la luce e le tenebre che sono dentro di lui.
La storia di Edipo è la storia dell’uomo perché racchiude in sé tutta la storia del suo vivere, dalla vita alla morte, in cui è continuamente assalito da dubbi e domande che spesso non hanno una risposta.
Edipo è l’uomo dei “perché”, non rinuncia alla conoscenza, è pronto ad accettare tutto quello che deve accadere, anche di soffrire e di essere distrutto, purché sia fatta luce.
Convinti che il Teatro sia un’arte che può e deve servire “all’arte del vivere” affrontiamo queste due opere classiche per trovare nelle radici del nostro passato il nutrimento per comprendere il nostro presente, questo è il nostro impegno e il nostro desiderio. (Andrea Baracco, Glauco Mauri)
Un’antitesi estetica che funziona. (Raffaella Grassi, Il Secolo XIX)
La regia di Edipo Re è di Andrea Baracco, postmoderna, suggestiva, anche nella prova di Roberto Sturno. Nell’ Edipo a Colono non vi è che Glauco Mauri, lassù, sul più alto dei gradini di pietra: intenso, dolente, sul punto di volare. (Franco Cordelli, Corriere della sera)