

Entusiasmozero
testo e regia Fabio Marchisio
TeatroMAT
Un viaggio in automobile, andata e ritorno. Santo, criminale di provincia, deve incontrare un potente politico per assicurarsi che la festa del patrono si svolga come da accordi. All’appuntamento lo accompagna Peppe, il suo giovane e misterioso autista soprannominato “Entusiasmozero”.
Il viaggio si consuma tra i consigli di vita del loquace Santo e il silenzio di Peppe, che ascolta pensieroso. Un silenzio, il suo, che cela un profondo sentimento di rancore e di vendetta, covato da tempo.
La criminalità che Santo rappresenta, così invadente e corrosiva, lo depreda giorno dopo giorno del suo unico sogno: la libertà per sé e per la sua terra. Ed è per realizzare questo sogno che Peppe, sulla strada del ritorno, compirà un atto estremo di “liberazione”.
Santo è il simbolo di quel male che si nutre degli altri per sopravvivere. Si nutre di Peppe e di tutti noi.
Entusiasmozero è anche la storia di quella parte di società che divora i nostri sogni e, con essi, le nostre anime. Da sempre.
L’immobilità di una parte del nostro Paese- della nostra società- è profondamente innaturale e claustrofobica. Tutto si trasforma, ovunque, ma qui no. Per sopravvivere in questa immobilità, il singolo individuo deve tenere sopita la sua vera natura che, prima o poi, anche solo per un istante, verrà alla luce. (Dalle note di regia)