
©Laila Pozzo

Cous Cous Klan
di Carrozzeria Orfeo
MAT
Carrozzeria Orfeo porta in scena, senza fronzoli, un’umanità socialmente instabile, carica di nevrosi e debolezze, attraverso un occhio sempre lucido, divertito e, soprattutto, innamorato dei personaggi che racconta.
In tutto il mondo l’acqua è stata privatizzata. Ormai da dieci anni, fiumi, laghi, e sorgenti sono sorvegliati dalle guardie armate del governo, che non permette a nessuno di avvicinarsi alle fonti idriche. In un parcheggio abbandonato e degradato dietro ad un cimitero periferico, sorge una micro comunità di senzatetto all’interno della quale sono parcheggiate due roulotte fatiscenti. Nella prima ci vivono tre fratelli orfani: Caio, ex prete nichilista e depresso, Achille, ragazzo sordomuto e Olga, una donna obesa con un occhio solo. Nell’altra roulotte ci vive Mezzaluna, un turco mussulmano, immigrato in Italia ormai da dieci anni, che per sopravvivere seppellisce rifiuti tossici per un’associazione criminale. Presto alla comunità, già logorata da continui conflitti razziali ed interpersonali per la sopravvivenza, si aggiunge Aldo, un medio borghese elegante e maturo, che dopo un grave problema familiare si è ritrovato a dormire per strada. A sconvolgere il già precario equilibrio di questa comunità arriverà Nina, una ragazza ribelle e indomabile che si rivelerà al tempo stesso, il più grande dei loro problemi e la chiave per il loro riscatto sociale.