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LAC Lugano Arte e Cultura
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Sala Teatro LAC

3° step del progetto Transiti Humanitatis / un progetto di Nello Calabrò e Roberto Zappalà

coreografie e regia Roberto Zappalà

musiche Ludwig Van Beethoven, Sinfonia n°9 op.125, eseguite dal vivo nella trascrizione per due pianoforti di Franz Liszt

pianisti Luca Ballerini, Stefania Cafaro

controtenore Riccardo Angelo Strano

interpretazione e collaborazione alla costruzione i danzatori della Compagnia Zappalà Danza Maud de la Purification, Filippo Domini, Alain El Sakhawi, Marco Mantovani, Sonia Mingo, Gaetano Montecasino, Camilla Montesi, Ilenia Romano, Adriano Popolo Rubbio, Fernando Roldan Ferrer, Claudia Rossi Valli, Ariane Roustan, Valeria Zampardi

testi a cura di Nello Calabrò

scene, luci e costumi Roberto Zappalà

assistente scene, costumi e realizzazione Debora Privitera

assistente alle coreografie Ilenia Romano

direzione tecnica Sammy Torrisi

ufficio stampa Veronica Pitea

produzione e management Maria Ingusci

produzione Compagnia Zappalà Danza / Scenario Pubblico

Durata: 1h 10 min. senza intervallo

In collaborazione con

©Franziska Strauss

video

La Nona (dal caos, il corpo)

Compagnia Zappalà Danza

Danza

Con La Nona il progetto della Compagnia Zappalà Danza si arricchisce di un nuovo e importante tassello: l’ultima sinfonia di Beethoven è la fonte di ispirazione per il loro scenografico e armonico spettacolo.

È sempre a partire dal corpo e dalle sue storie che Zappalà propone una riflessione sull’uomo e sull’umanità. L’umanità in transito è in movimento, che è il contrario di immobilità, di immutabilità, di idee assolute e di assenza di dubbio. L’umanità che danza nello spettacolo è un’umanità che si sviluppa da un processo di accumulazione, da un caos primordiale, da una pluralità di intrecci e microstorie conflittuali e negative, che sfociano, nella seconda parte, nella pacificazione dell’adagio e nella gioia finale del quarto movimento.
Accostarsi alla Nona di Beethoven è un avvicinarsi alla Musica per eccellenza. E se la musica non può fare a meno del silenzio, il silenzio è anche il primo e ineludibile passo dell’ascolto e quindi del riconoscimento dell’altro; e il riconoscimento reciproco dell’altro è la via per la pacificazione sperata da Beethoven.
In scena, insieme ai due pianisti Luca Ballerini e Stefania Cafaro, e a dodici danzatori della compagnia, anche il controtenore Riccardo Angelo Strano.


Zappalà: ecumenico e potente. La sua La Nona. Dal caos, il corpo è creazione maggiore e degna di lode. Una danza potente che prende le mosse dall’iniziativa del singolo e cresce per progressiva aggiunta di danzatori. (…) Icone di corpi fragili e smarriti, esultanti e tristi in cerca di un abbraccio con l’altro, in cerca di una spiritualità che elevi dalle bassezze del mondo. (Maria Luisa Buzzi, Danza&Danza)