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LAC Lugano Arte e Cultura
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Sala Teatro LAC

di Molière
traduzione Cesare Garboli
regia Andrée Ruth Shammah
con Gioele Dix, Anna Della Rosa, Marco Balbi,  Francesco Brandi, Piero Domenicaccio, Linda Gennari, Roberta Lanave, Pietro Micci, Alessandro Quattro e Francesco Sferrazza Papa
scene e costumi Gian Maurizio Fercioni
musiche Michele Tadini e Paolo Ciarchi
luci Gigi Saccomandi
produzione Teatro Franco Parenti

Durata: 2h 10 min. con intervallo

Con il sostegno di

©Fabio Artese

video

Il malato immaginario

di Molière, regia Andrée Ruth Shammah

Abbonamento

Nato nel 2014 per omaggiare la memoria dello storico interprete Franco Parenti a 25 anni dalla sua scomparsa, Il malato immaginario torna per la stagione 2017/2018 dopo il debutto a Milano e un mese di sold-out in Italia.

Gioele Dix, con ironia e intelligenza, indossa la candida cuffia a pizzi, la vestaglia bianca e le calze bianche molli del protagonista Argan, un uomo ipocondriaco con una debolezza innata e un’incapacità genetica di prendere decisioni, che spreca la sua vita tra poltrona, lettino, toilette, clisteri e salassi.
Il suo alter ego è Antonietta, detta anche Tonina, interpretata da Anna Della Rosa, una cameriera tuttofare e impicciona, che vede e sente tutto, e ha nelle sue mani anche il destino dei padroni.
La raffinata regia di Andrée Ruth Shammah, “senza tempo e di tutti i tempi”, si sofferma sulle nevrosi ipocondriache del protagonista, in una continua tensione tragicomica mirabilmente costruita che continua ancora oggi, con uno staff di prim’ordine, ad affascinare e a stupire gli spettatori.

Bella scommessa. Gioele Dix si sacrifica fino a una quasi estrema immobilità beckettiana. Mirabile, è un attore che sa far ridere, non un comico che si improvvisa attore (…) merito della regista, come al solito impeccabile: Ruth Shammah. (Roberto Mussapi, Avvenire)