
©Fabio Artese

Il malato immaginario
di Molière, regia Andrée Ruth Shammah
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Nato nel 2014 per omaggiare la memoria dello storico interprete Franco Parenti a 25 anni dalla sua scomparsa, Il malato immaginario torna per la stagione 2017/2018 dopo il debutto a Milano e un mese di sold-out in Italia.
Gioele Dix, con ironia e intelligenza, indossa la candida cuffia a pizzi, la vestaglia bianca e le calze bianche molli del protagonista Argan, un uomo ipocondriaco con una debolezza innata e un’incapacità genetica di prendere decisioni, che spreca la sua vita tra poltrona, lettino, toilette, clisteri e salassi.
Il suo alter ego è Antonietta, detta anche Tonina, interpretata da Anna Della Rosa, una cameriera tuttofare e impicciona, che vede e sente tutto, e ha nelle sue mani anche il destino dei padroni.
La raffinata regia di Andrée Ruth Shammah, “senza tempo e di tutti i tempi”, si sofferma sulle nevrosi ipocondriache del protagonista, in una continua tensione tragicomica mirabilmente costruita che continua ancora oggi, con uno staff di prim’ordine, ad affascinare e a stupire gli spettatori.
Bella scommessa. Gioele Dix si sacrifica fino a una quasi estrema immobilità beckettiana. Mirabile, è un attore che sa far ridere, non un comico che si improvvisa attore (…) merito della regista, come al solito impeccabile: Ruth Shammah. (Roberto Mussapi, Avvenire)