
©Elian Bachini

Akasha
Shantala Shivalingappa
Danza
Attraverso le vibrazioni del suono e del movimento, e l’energia pura e atemporale che viene liberata, Akasha si spiega nel profondo, arriveremo a sentirlo in fondo a noi stessi.
In sanscrito Akasha significa Cielo o Spazio. Si dice che Akasha si elevi dal suono e che non sia altro che una forma di vibrazione, energia e movimento. Questo spazio si declina in molteplici livelli di percezione, partendo da quello che noi percepiamo intorno a noi, in quanto spazio che ci circonda, spazio dell’universo che ingloba tutto (considerato nel pensiero indiano come il quinto elemento che si aggiunge ad aria, acqua, fuoco, terra), a quello più sottile che ci sia: lo spazio al di là di ogni dimensione spazio-temporale.
Lo spazio supremo del divino, dell’indefinito, dell’inconcepibile e dell’impercettibile ai nostri sensi e al nostro intelletto. E pertanto è il sostrato, la materia di cui è fatto tutto l’universo, che impregna, circonda e contiene tutto ciò che esiste. Questo Akasha è luminoso e fonte di tutto, di ogni manifestazione percettibile o meno.
Acclamata a New York (…), unica danzatrice indiana a ricevere un trattamento da diva (…), Shantala Shivalingappa ha saputo suscitare stupore e interesse.
(Vibhuti Patel, The Hindu, 2012)