
©Luigi Burroni

Milite Ignoto
di e con Mario Perrotta
TeatroMAT
L’emozionante storia di un milite che, dopo aver visto i suoi compagni saltare in aria durante il conflitto mondiale, turbato da mille pensieri, non ritrova più se stesso: «Non so più chi sono, da dove vengo. Io mi ignoro. Sono ignoto persino a me stesso, figurati al mondo.»
Milite Ignoto racconta il primo, vero momento di unità nazionale. È, infatti, nelle trincee di sangue e fango che gli “italiani” si sono conosciuti e ritrovati vicini per la prima volta: veneti e sardi, piemontesi e siciliani, pugliesi e lombardi accomunati dalla paura e dallo spaesamento per quell’evento più grande di loro.
Spaesamento acuito dalla babele di dialetti che risuonavano in quelle trincee. Per questo ho immaginato tutti i dialetti italiani uniti e mescolati in una lingua d’invenzione, una lingua che si facesse carne viva. Ho provato a cucire insieme nella stessa frase quanti più dialetti potevo (…) Ne è venuta fuori una lingua nuova che ha regalato allo spettacolo un suono sconosciuto ma poggiato sulle viscere profonde del nostro paese. (dalle note di regia)