
Jacopo Quadri: fra cinema e teatro
Proiezione di due lungometraggi del pluripremiato cineasta di ricerca e montatore Jacopo Quadri
Incontro
Cinergia presenta i documentari che Quadri ha scelto di dedicare alle figure di due grandi protagonisti della scena teatrale: Eugenio Barba e Luca Ronconi.
Programma
Mercoledì 14 marzo
ore 15:00
La terra trema - co-regia con Mario Martone (1998, 90’)
Un film di montaggio che racconta un pezzo di storia italiana, l'Italia dei terremoti.
Due registi, Jacopo Quadri e Mario Martone, raccontano l'Italia dei terremoti, per restituire - dalla notte del 15 gennaio 1968 in Sicilia al 6 maggio 1976 in Friuli , al 23 novembre 1980 in Campania e in Basilicata - immagini di disperazione ma anche di speranza.
Statici (1994-1997)
Marisa(2000, 8’)
Dedicato alla madre del regista, Marisa Rusconi, scomparsa l’anno precedente. L'ossatura del film è costituita dall'utilizzo di filmati dell'archivio RAI di argomento migratorio uniti a frammenti di filmati in Super 8 girati dal padre Franco Quadri e da immagini e suoni registrati dal regista negli ultimi mesi di vita della madre.
Entrata gratuita, iscrizione consigliata.
ore 17:00
Un posto al mondo - co-regia con Mario Martone (2000, 82’)
Una Roma di luoghi, volti, microstorie quotidiane quali quelle che si incrociano velocemente in strada, nella metropolitana, ai semafori, ai tavolini dei caffè, le storie di chi è arrivato qui cercando appunto un diverso "posto al mondo", che si è lasciato tutto alle spalle e che nella maggior parte dei casi senza permesso di soggiorno continua a vivere una condizione di assoluta precarietà. Sono gli africani, gli asiatici, chi viveva nel Kosovo o nella ex-Jugoslavia, tutti coloro che sbarcano quotidianamente e che, se non nelle tragedie, dopo non fanno più notizia anche se esistono e pian piano stanno diventando una componente vitale e importante dell’Italia.
Entrata gratuita, iscrizione consigliata.
ore 19:00
Lorello e Brunello (2017, 85’)
Premio Cipputi, Festival di Torino 2017
In quattro parti, dall’estate alla primavera, il film segue per un anno la vita di due gemelli Biondi e dei vicini di podere, un giorno dopo l'altro, a mungere e vegliare, con la minaccia dei lupi che stanno ripopolando le macchie, le albe, la polvere, i recinti, il fieno, le morti e le nascite, gli animali. Lorello e Brunello Biondi, gemelli, vivono da soli nel podere dove sono nati ai Pianetti di Sovana, in Maremma, una campagna dura e ventosa. Il lavoro, senza mai un giorno di pausa, è una condizione naturale che non si mette in discussione. Eppure sono in perdita, così non ce la fanno: hanno 400 pecore e 100 ettari di terra, ma il latte vale sempre meno e il grano peggio. Vedono prosperare intorno a loro l’economia dei grandi viticoltori oggi proprietari del latifondo, sconfitto un secolo fa dai loro nonni.
Altri Biondi sono i protagonisti con Lorello e Brunello di questa storia contemporanea: Ultimina, che li ha visti nascere e accompagna i loro mille lavori, Giuliano che non riesce a governare i maiali, sua mamma Wilma che vorrebbe ribellarsi a quella miseria. E ogni sabato Mirella, la fidanzata rumena di Brunello che lavora in un paese vicino, cucina e pulisce, ma non può fermarsi a dormire.
Entrata gratuita, iscrizione consigliata.
ore 21:30
Saharawi - Voci distanti dal mare - co-regia con Antonietta De Lillo e Patrizio Esposito (1997, 60’)
Un progetto documentario realizzato da Antonietta De Lillo, Patrizio Esposito, Jacopo Quadri, con la collaborazione di Mario Martone e altri cineasti.
Una testimonianza di partecipazione etica e morale alla tragedia di un popolo africano, senza patria sconosciuto e dimenticato ai più.
Entrata gratuita, iscrizione consigliata.
Giovedì 15 marzo
ore 11:00
Il paese dove gli alberi volano - co-regia con Davide Barletti (2015, 90’)
Nella silenziosa provincia danese si preparano i festeggiamenti per i cinquant’anni dell’Odin Teatret, la compagnia teatrale di ricerca che, sotto la guida di Eugenio Barba, ha cambiato le coordinate dello spettacolo del secondo Novecento alimentando il proprio alfabeto attraverso le culture sceniche del mondo. Ed è dalle più diverse latitudini del pianeta – Kenia, Bali, Brasile, India, e anche Europa – che arrivano nella città di Holstebro squadre di bambini, ragazzi e artisti chiamati a dare energia con acrobazie, musiche e voci a un evento corale, sotto lo sguardo impetuoso del regista dai piedi scalzi e dai capelli bianchi. L’Odin Teatret non è solo una compagnia, è una comunità allargata e atemporale, è flusso visionario e quotidianità irriducibile, è un intrico di umanità selvatiche di cui questo film scruta con tenerezza la costanza, le intuizioni, i paradossi e gli orizzonti. Attori che sono anche muratori-sarti-organizzatori, un sindaco postino-intellettuale, una fattoria prestata al teatro e un regista saldatore-boscaiolo hanno dato vita nel corso di mezzo secolo a un sodalizio tra visione politica e valore universale dell’arte.
La preparazione di questa festa – che innesta ritmi tribali e classicità occidentali nella divertente ricerca di una lingua comune – invoca la possibilità del teatro di miscelare cielo e terra, tra falò rigenerativi e alberi che volano.
Entrata gratuita, iscrizione consigliata.
ore 15:00
La scuola d’estate (2014, 86’)
Il racconto della scuola "Centro Teatrale Santacristina", aperta nel 2002 in Umbria da Luca Ronconi, maestro della scena contemporanea scomparso poco tempo prima dell’uscita del film. Uno spazio in cui accogliere giovani attori e attrici e attivare il più libero dei cortocircuiti teatrali, svincolato da ogni condizionamento e scadenza produttiva.
Entrata gratuita, iscrizione consigliata.